“Se, come afferma Shakespeare, lo scopo del teatro è tenere lo specchio al tempo e alla società, Filippo Timi con il suo Don Giovanni ha fatto centro”
– Magda Poli, Corriere della Sera
“Dietro, oltre Mozart e Da Ponte, oltre Freud e Belli, oltre la Controriforma e l’Illuminismo, c’è mi pare, anche Carmelo Bene”
– Goffredo Fofi
“Ha diviso, ha fatto discutere, ha riempito sera dopo sera. Del Don Giovanni di Filippo Timi si possono dire molte cose, ma una è sicura: è stata una festa del teatro come non se ne vedono spesso. Il testo dello spettacolo ora è anche ebook, pubblicato da Roses in the Air. Vale la pena, fosse anche solo per leggersi il monologo invocazione alla madre prima della fine. Bellissimo”
– Sara Chiappori, la Repubblica
“Esagerato, inquietante, ironico, provocatorio, blasfemo, innamorato del melodramma e del web, infantile… [Il Don Giovanni di Filippo Timi] è l’incarnazione del desiderio, del’inganno, della seduzione senza regole, della colpa e della sua espiazione”
– Maria Grazia Gregori, l’Unità