Paola Capriolo
Giunti - Dal 25 marzo in libreria

Adela e Sonja: due figure di donna e due destini che non si potrebbero immaginare più diversi. La prima, negli anni Trenta, conduce un’agiata esistenza accanto ai genitori nella loro villa in riva al fiume, intrecciando con un insigne poeta un ingenuo e appassionato carteggio sull’arte, la musica, la bellezza; la seconda, ai giorni nostri, lavora nella stessa casa come badante al servizio di un vecchio signore dispotico. Ma non è stato un caso a condurla lì, perché Adela e Sonja sono madre e figlia; e tra le loro vicende, come tragica cesura e insieme incancellabile trait d’union, è intervenuta la catastrofe della guerra e delle persecuzioni razziali. Mentre si prende cura del padrone accompagnandone il progressivo regredire verso l’infanzia, Sonja apprende da alcune lettere il destino della madre: la deportazione, la “salvezza” pagata con i servigi prestati in un’altra casa, l’impossibile ritorno, dopo quella degradazione estrema, alla normalità di una vita borghese… se esiste una speranza di riscatto, è affidata alla memoria e alla compassione di chi viene dopo o forse…

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